18 maggio 2011

Viaaaaa

Cari affezionati lettori e lettrici...finalmente ho deciso di andarmene da questo posto poco ospitale, mi troverete qua:

http://whazinaname.wordpress.com/

e data l'innovazione tecnologica di wordpress troverete anche tutti i post e i commenti addirittura dal 2006...come passa il tempo.

12 aprile 2011

Non credo che riuscirò mai a capacitarmene...

...un giorno nasci e dopo pochi anni ti ritrovi a fare un tour con Madonna e fai questi video per il suo compleanno.

9 aprile 2011

Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere ma...

...non riesco a smettere di ascoltare l'ultimo album di Jovanotti.

Come si fa a non amare uno che scrive cose tipo:

"E' questa la vita che sognavo da bambino, un po' di Hello Kitty e un po' di Tarantino"

oppure

"Altro che musica, altro che il Colosseo,
altro che America, altro che l'ecstasi,
altro che nevica, altro che Rolling Stones,
altro che football...
altro che Lady Gaga, altro che oceani,
altro che argento e oro, altro che il sabato,
altro che le astronavi, altro che la tv,
altro che chiacchiere...."


o immedesimarsi in

"Quando sarò vecchio sarò vecchio
di sbagli inevitabili ne avrò fatti 200
E per quelli che io ho fatto apposta
non starò certo lì a offrir risarcimento"



No? dite "ma anche no?"...ecco lo penso anch'io, i testi estrapolati dalle canzoni non fanno lo stesso effetto...e a volte anche non estrapolati non è che abbiano tutto questo valore.
Nonostante ciò è da due giorni che non smetto di avere impresse nella mente ogni minuto (secondo?) queste parole:

"Con la luce negli occhi
Con il ritmo nel cuore"


e attraverso gli occhi della mia inner quindicenne il mondo è un pochino più bello.

22 settembre 2010

Close Encounters of the Fashion Kind

Li hai sempre visti sui giornali patinati, sui cartelloni pubblicitari, negli spot, loro, con quelle pelli perfette, lineamenti dolci, chiome fluenti, addominali scolpiti.
E poi ti ritrovi un giorno in metropolitana ed iniziano a spuntare come funghi. Non li puoi guardare troppo perchè daresti nell'occhio, quindi ti limiti a non incrociare il loro sguardo quanto basta, e ti accorgi che non sei il solo. Tutto il vagone è un susseguirsi di sguardi che vagano, per fermarsi di tanto in tanto su quella povera ragazza spaesata, con l'ipod nelle orecchie, che sa benissimo che in quello sfortunato scorcio di imperfetta umanità milanese, è l'attrazione del momento, e probabilmente non le dispiace affatto. Poco più in là un ragazzo magro e alto, abbronzato, si passa la mano nei fluenti capelli e sembra uscito dalla pubblicità di uno shampoo.
Capita poi il confronto tra la sfortunata fashionista milanese e uno di codesti esemplari. Le modelle non hanno orecchini, braccialetti, collane, spesso nemmeno trucco, se non sono in giro per lavoro hanno camicioni, scarpe sporche, capelli raccolti come capita ed enormi borse...eppure, sono sempre le più fighe, non importa quale sforzo tu abbia fatto quel giorno per renderti presentabile o quale accessorio supertrendy tu possa aver comprato.
E anche se non sei una fashionista hai il permesso di essere un po' triste quando di fianco a te si siede lei, non avrà più di 18 anni, all star strappate e mappa di Milano a portata di mano, apre la borsa e tira fuori il passaporto, lo sfoglia, è americana, e su ogni pagina c'è un timbro diverso.

11 settembre 2010

In a New York minute everything can change

È il secondo giorno di scuola della terza liceo, è stata una mattina come tante, abbiamo una nuova prof di lettere abbastanza terrorista che non ce la farà passar liscia dopo il cazzeggio della seconda e infatti, conoscendo la situazione, ci fa una brava dose di minacce preventive. Così tornata a casa al pomeriggio inizio a leggere il nuovo libro di letteratura, nel silenzio di casa mia, dopo pranzo... Si sente il campanello della porta suonare, mia mamma apre, è la zia che abita al piano di sopra che è corsa giù ad avvisarci:"New York!le torri gemelle! Un aereo gli è andato contro!". Confusi accendiamo la tv e veniamo investiti dalle parole concitate dei cronisti, dalle meravigliose immagini dello skyline più famoso del mondo che però è
diventato d'un tratto inquietante. Si parla di incidente, dirottatori pazzi, terrorismo ma sinceramente al momento non me ne frega niente, nella mia immaturità di quindicenne sono più arrabbiata per l'affronto al simbolo di una città che tanto amo piuttosto del significato che ci sta dietro, dopotutto quanti piani saranno stati
coinvolti? 2?3?4? quando spegneranno l'incendio in qualche modo salveranno le persone rimaste bloccate sopra.....Passano i minuti, ci ricordiamo che mio cugino lavorava al wtc ogni tanto, ma la zia americana è irraggiungibile, il telefono non suona
nemmeno. Occhi incollati alla tv, zapping tra i canali che mostrano tutti le stesse immagini....vediamo in diretta lo schianto del secondo aereo. Le immagini ormai si rincorrono senza avere un senso, arrivano notizie confuse dalla Virginia, Washington...iniziano le congetture: perchè? chi? e poi?
Crolla la prima torre. Scoppio a piangere e mi chiudo in camera mia.

23 agosto 2010

The only thing I would accept is heaven, nothing else would take the place



Oggi guardando questo mi sono ricordata di quanto fosse evocativa la colonna sonora di Manhattan. E dato che in questi giorni non faccio che pensare, leggere e parlare di NY...l'ho scaricata e al momento sono tipo in adorazione.

Per chi la vuole...e anche per chi non la vuole:
http://rapidshare.com/files/264821387/Manhattan-soundtrack-1979.rar

1 luglio 2010

You live you learn

Lavoro da aprile e credo di aver imparato più in questi 3 mesi che negli ultimi 5 anni. E non didatticamente parlando. In effetti sono tutte cose che beh si sanno...ma a viverle si capiscono meglio.
Ho imparato che ci sono milioni di persone che tutte le mattine si svegliano e vanno a lavorare per 8 ore, che lavoro-pausacaffè-riunione-pranzoalvolo-lavoro-straordinari, quando a casa magari hanno pure una famiglia e figli che "quando torna papà?". Ho imparato che fanno tutto questo per loro stessi, per la famiglia, per la gloria(?!) o molto più probabilmente solo per i soldi e perchè quel lavoro non gli fa schifo, anzi a volte sì.
Ho imparato che anche gli adulti hanno sogni, o meglio li avevano, e a volte se ne ricordano anche, e poi finisce che tra una cosa e l'altra, il tempo che manca, beh ai sogni magari ci penso nel weekend, anche se poi piove e magari invece cinema e pizza? Ho imparato che grazie al lavoro si vive ma non si vive di solo lavoro, anche se certe persone credono di poterlo fare.
Ho imparato il valore di un pomeriggio feriale a casa rilassati.
Ho imparato che l'ozio è overrated ma il sonno no.
Ho imparato che la vita nei weekend non ci sta.

Ma ci credi che (Vol 1)

Tla e collega.
Collega canticchia una canzone italiana sconosciuta.
Tla è annoiata e in un improvviso attacco di malsana curiosità chiede: "che canzone stai cantando?!"
Collega: ma è Gianluca Grignani!!!
Tla: *eyeroll*